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Locandina film

Roma. Una clinica mai aperta ed un ex liceo artistico ospitano, da quattro anni, novanta nuclei familiare per un complessivo di trecento persone tra donne, uomini e bambini provenienti da tessuti sociali e nazionalità differenti. La casa come comun divisore scavalca culture, usanze, religioni e rappresenta, più di ogni altra cosa, il fondamentale diritto ad una vita dignitosa. Da qui l'inchiesta, la vita, la poesia; all'interno degli spazi ci muoviamo osservando le dinamiche dei suoi personaggi che ci guidano, con le loro testimonianze, nel significato profondo della “casa”. Strumento di crescita e di sviluppo sociale, luogo da cui partire per affrontare la vita, dove poter coltivare e far uscire i propri talenti, senso d’intimità e di condivisione, di forza e dignità, questo e molto ancora significa casa. Attraversando la comunità del Casale de Merode apprendiamo la necessità e la scelta, il viver comune e l’esistenza di un’alternativa.






Rome. For four years an unused clinic and old high school have been used as housing for ninety families, all of different social backgrounds and nationalities. We move within these spaces observing the dynamics of those who live there, who guide us with their testimonies to the profound meaning of “home”: an instrument of social growth and development, a place from which to face life, where you can work on your talents, with a deep sense of intimacy and sharing, and strength and dignity, for many this is still the meaning of home. On our journey through the Casale de Merode community we learn about need and choice, communal living and the existence of an alternative way of life.






Grafica: Studio Interno Grigio di Daniele Coralli
Foto: Matteo Bastianelli